Per anni, i brand hanno investito milioni per catturare l’attenzione… e solo questo: l’attenzione.
La vera sfida è sempre stata trasformare quell’attenzione in azione, soprattutto in un contesto in cui la saturazione pubblicitaria è altissima e gli utenti fanno scroll più velocemente di quanto un algoritmo possa reagire.
YouTube, che storicamente è stato un territorio di branding, sta vivendo una trasformazione radicale.
Il consumo di video si è frammentato tra YouTube, Shorts, TikTok, Reels e CTV, e il comportamento degli utenti è diventato imprevedibile.
Non basta più emozionare: ora bisogna attivare.
È qui che entra in gioco Demand Gen, la nuova generazione di campagne Google Ads che collega l’ispirazione alla conversione reale.
Un formato pensato per generare domanda anche prima che avvenga la ricerca, sfruttando la potenza dell’IA, la segmentazione predittiva e gli ambienti visivi dove le persone trascorrono davvero il loro tempo: YouTube, Discover e Gmail.
Il cambiamento non è di poco conto.
Con Demand Gen, i brand possono lanciare campagne visive (video, carosello, immagini) che combinano ampia copertura e ottimizzazione verso la conversione.
E la cosa più interessante: tutto da un unico ambiente, alimentato dal machine learning e dai first-party data.
In altre parole:
YouTube non è più solo una vetrina per costruire la marca; è un canale di generazione della domanda misurabile e scalabile, capace di produrre risultati di business concreti.
 
INDICE DEI CONTENUTI
Cosa sono le campagne Demand Gen (e cosa le rende diverse)
Le campagne Demand Gen o di Demand Generation sono l’evoluzione naturale delle campagne Discovery.
L’obiettivo è semplice: creare interesse, aumentare la considerazione e attivare audience con alta intenzione di acquisto, anche prima che cerchino il tuo prodotto.
A differenza delle campagne video tradizionali o di azione diretta (come le Video Action), Demand Gen combina intelligenza artificiale + creatività dinamica per decidere:
- Quale annuncio mostrare.
 
- A chi mostrarlo.
 
- Quando e dove farlo (YouTube, Shorts, Discover o Gmail).
 
Il risultato è una campagna che integra branding e performance in un unico flusso, ottimizzando automaticamente verso CPA, clic o conversioni.

(Fonte: Google)
 
Come funzionano le campagne Demand Gen su YouTube
Quando attivi una campagna Demand Gen, entri nell’ecosistema pubblicitario più avanzato di Google in termini di IA.
Il sistema analizza migliaia di segnali in tempo reale (cronologia di navigazione, comportamento video, affinità, contesto del dispositivo) e prevede quale tipo di contenuto genererà la maggiore probabilità di azione.
Ecco come si struttura:
- Audience predittive:
Google combina i tuoi first-party data (clienti, lead, visitatori del sito) con segnali di intento per costruire audience simili (lookalike).
In questo modo amplia la copertura senza perdere precisione o rilevanza.
 
- Creatività adattive:
Carichi video, immagini, titoli e descrizioni.
Il sistema li combina e li testa automaticamente per individuare quali varianti ottengono più engagement o conversioni.
In breve: l’IA agisce come un vero media buyer.
 
- Ottimizzazione cross-channel:
I tuoi annunci possono apparire su YouTube (In-Stream, In-Feed o Shorts), Discover o Gmail, a seconda di dove ogni utente è più propenso ad agire.

 
- Offerte intelligenti:
Le campagne Demand Gen si ottimizzano per CPA, conversioni o traffico qualificato, imparando da ogni interazione per migliorare le performance a lungo termine.
 
 
Perché YouTube è il cuore di Demand Gen
All’interno dell’ecosistema Demand Gen, YouTube è il centro della strategia.
Con oltre 2 miliardi di utenti attivi al mese e un consumo video in crescita (soprattutto su Shorts e TV connessa), è l’ambiente ideale per stimolare il desiderio e attivare l’intenzione.
I suoi formati permettono di coprire tutte le fasi del funnel:
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 Formato 
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 Descrizione 
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 Quando usarlo 
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 In-Stream Ads 
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 Video che vengono riprodotti prima, durante o dopo un altro video. 
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 Ideali per raccontare storie di brand o lanciare nuovi prodotti. 
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 In-Feed Ads 
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 Appaiono tra i consigli del feed o nei risultati di ricerca. 
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 Perfetti per aumentare la considerazione o generare traffico verso il sito. 
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 YouTube Shorts Ads 
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 Video verticali fino a 60 secondi, integrati nello scroll. 
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 Fondamentali per catturare rapidamente l’attenzione e connettersi con un pubblico giovane. 
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Inoltre, Demand Gen consente di combinare questi formati con caroselli di prodotto o immagini statiche, rendendolo un ibrido perfetto tra branding emozionale e performance tattica.
L’IA come motore della generazione di domanda
Il vero valore di Demand Gen risiede nella capacità dell’IA di trasformare i dati in decisioni.
A differenza delle segmentazioni manuali tradizionali, l’IA analizza in tempo reale migliaia di fattori: il tipo di contenuto visualizzato, la cronologia degli acquisti, l’orario, il dispositivo, la probabilità di interazione o il messaggio più efficace.
Per esempio:
- Se rileva che un utente guarda video sulla moda sostenibile, darà priorità agli annunci di brand con storytelling ecologico.
 
- Se individua interesse per contenuti tecnologici, mostrerà video con demo di prodotto o recensioni.
 
Tutto avviene in modo automatico e su larga scala.
Questo rende Demand Gen uno strumento ideale per creare interesse senza sprecare budget, sfruttando segnali contestuali e apprendimento continuo.
Esempio reale: Stradivarius e la potenza del video breve
Per comprendere il potenziale di questa strategia, vale la pena osservare un esempio recente.
Stradivarius, brand di moda giovane a livello globale, ha collaborato con Google e Adsmurai in un’attivazione basata su YouTube Shorts, con l’obiettivo di ispirare nuove audience e aumentare la visibilità del proprio storytelling di marca.
Risultati principali:
- +22% di view rate rispetto al benchmark del settore retail.
 
- Il 27% degli utenti ha visto il video completo, nonostante fosse un formato skippable.
 
- -39% di CPV rispetto alla media del settore.
 
La conclusione è chiara: quando si combina un messaggio rilevante con un formato nativo e l’ottimizzazione dell’IA, YouTube diventa un vero generatore di domanda.
 
Come creare una strategia Demand Gen efficace su YouTube
- Definisci un obiettivo intermedio:
Non puntare subito alla vendita; concentrati su interesse e traffico qualificato. 
- Combina formati e durate:
Video brevi (Shorts) per catturare attenzione, più lunghi (In-Stream) per raccontare la storia. 
- Attiva i tuoi first-party data:
Importa liste di clienti o visitatori del sito e lascia che l’IA individui audience simili. 
- Dai tempo all’apprendimento:
Google ha bisogno di tempo per calibrare la distribuzione. Evita modifiche nei primi 14 giorni. 
- Ottimizza dinamicamente le creatività:
Modifica titoli, CTA e miniature in base ai risultati di engagement. 
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Misura l’impatto oltre il clic:
Utilizza Brand Lift e Conversion Lift per valutare l’effetto reale su awareness e conversioni assistite.
 
⚠️ Errori comuni che riducono le performance
- Aspettarsi vendite immediate (senza alimentare la fase di considerazione).
 
- Usare spot TV senza adattarli ai formati verticali o mobile.
 
- Ignorare l’importanza dell’audio o dei sottotitoli.
 
- Non testare diverse versioni creative o CTA.
 
- Mettere in pausa la campagna prima che termini la fase di apprendimento.
 
Le campagne Demand Gen rappresentano un cambio di paradigma nella pubblicità su YouTube:
non si tratta più di gridare più forte, ma di esserci quando l’utente è più disposto ad ascoltare.
Con IA, dati proprietari e formati nativi, i brand possono connettersi con il proprio pubblico prima ancora che inizi la ricerca, generando domanda reale e misurabile.
E come dimostra il caso di Stradivarius, quando creatività e tecnologia lavorano insieme, YouTube smette di essere solo un canale di branding e diventa una vera macchina di performance.